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Campionato Italiano Assoluto di Pesca in Apnea, Torre San Giovanni (LE)

18-19 giugno 2021

Grande risultato del nostro forte atleta Roberto Poggioli ai campionati italiani di pesca subacquea disputati ieri e oggi a Torre San Giovanni (LE) con un ottimo ottavo posto finale, risultato che gli consente di rimanere in prima categoria e far parte del Club Azzurro (“top ten”). Bravissimo! Un enorme ringraziamento anche per il prezioso supporto del bravo assistente Valerio Spiniello.

 

   

Roberto Poggioli, 8. classificato

 

Roberto racconta ......

"Ogni pescatore rincorre il suo sogno, questa volta il mio era quello di prendere una bella cernia bianca o dorata che avrebbe potuto farmi fare la differenza in questo campionato. Dopo diversi giorni di preparazione nell'aver scandagliato e poi esserci accertati che le pietre trovate  dessero ciò in cui speravamo ed aver avuto la conferma che le prede erano lì sono arrivati i giorni della gara. La prima giornata purtroppo non é andata benissimo, a causa di una condizione fisica non al meglio, un problema al motore e un campo gara molto ostico ha fatto si che riuscissi a prendere solamente 3 pesci. Insieme al mio barcaiolo non ci siamo persi di morale e abbiamo iniziato a fare immediatamente il piano di battaglia per la seconda e ultima giornata di campionato che sarebbe poi risultata quella decisiva.

Iniziamo la seconda giornata con una partenza fulminea e concentrazione al massimo per entrambi diretti sui punti prestabiliti. Fortunatamente ci siamo trovati da soli con grande sorpresa, a quel punto sono riuscito a rilassarmi e a pescare come meglio non avrei potuto fare riuscendo a prendere  ben 5 grossi saraghi nella prima ora e mezzo di gara. Dopo aver scorso altri punti senza ottenere grandi risultati ed arrivando già a metà gara, abbiamo deciso di tentare il tutto per tutto e senza esitazioni ci siamo diretti su uno spot conosciuto speranzosi di trovare ciò che cercavamo e sognavamo da giorni ad una profondità di 40 metri.

Arrivati sul posto le condizioni meteo marine non erano ottimali a causa della corrente di circa 2 nodi. Dopo aver effettuato già due tuffi ed essermi accertato che la cernia era lì, ho preparato quello che sarebbe stato poi il tuffo decisivo che avrebbe potuto decidere le sorti della gara.

In quel momento la concentrazione e la respirazione sono state fondamentali per una discesa profonda e un successivo agguato al pesce  più importante. È arrivato il momento, quel secondo lungo una vita nel quale i nostri sguardi si sono incrociati fino alla decisione di scoccare il tiro, presa! La felicità insieme alla soddisfazione di portarla a galla ma soprattutto sul gommone e ricevere l'abbraccio fraterno finalmente concretizzato il sogno si é avverato!

Per concludere non ci rimaneva molto tempo per la gara se non quello di prendere un'ulteriore sarago e tornare al centro campo gara in attesa della pesatura di tutti i carnieri. Adesso posso dire che è stata la scelta giusta unita ad un pizzico di fortuna ma soprattutto nella determinazione di crederci sempre e non arrendersi mai."