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Tutela delle Secche di Vada:
Incontro con gli Assessori del Comune di Rosignano Marittimo


Il 22 giugno 2021 presso la sala consiliare del comune di Rosignano Marittimo si è tenuto un incontro tra gli assessori all’ambiente Brogi e all’economia Prinetti ed i rappresentanti di varie associazioni sportive, professionali e di tutela del mare, con lo scopo di avviare un confronto per la tutela dell’area marina delle Secche di Vada.

 


Faro di Vada

Tra le molteplici associazioni presenti vi erano: la FIPSAS/FIOPS, Il Centro di Assistenza e Soccorso in Mare CASM, il museo archeologico di Rosignano, l’associazione Salviamo le Secche di Vada (SSV), il comitato TAM (Tutela Ambiente Marino) a cui hanno aderito molte associazioni sportive e professionali di pescatori e subacquei, il Circolo Cacciatori Subacquei Guido Garibaldi ed il Circolo Subacquei Gorgona Club Pisa.

La riunione si è svolta in un clima di cordialità e pacatezza, pur evidenziando punti di vista diversi, che hanno aiutato a far sì che il tavolo di confronto con le associazioni locali e del comprensorio possa continuare in maniera costruttiva.
L’assessore Brogi ha informato i presenti dell’avvio dell’iter istituzionale, attualmente al vaglio della Regione Toscana, per l’inserimento delle Secche di Vada nel progetto europeo denominato Natura 2000, sottolineando sin da subito la volontà di coinvolgere le associazioni locali nella gestione dell’area, senza preclusioni preconcette verso la pesca sportiva e professionale.
I rappresentanti delle associazioni hanno sottolineato molti aspetti che auspicano vengano presi in considerazione dalle istituzioni comunali e regionali, se si vuole mirare ad una effettiva ed efficace tutela delle Secche di Vada, preservandone la fruibilità secondo criteri di equilibrio e sostenibilità, con organismi di controllo efficaci, tenendo presenti le “lessons learned” scaturite dalle esperienze precedenti (i.e. parco delle Secche della Meloria), che hanno portato all’interdizione di ampie zone di mare senza un effettivo beneficio per la sua tutela.

In particolare, è stato sottolineato come Natura 2000 sia un progetto obsoleto, burocratico e con tempi di realizzazione lunghi, incompatibili con l’urgenza delle tutele che l’area delle Secche di Vada e il mare prospiciente Rosignano, richiedono.
Non è stato eluso il tema degli scarichi del depuratore, che sversa in mare tonnellate di carbonato di calcio (oltre a metalli pesanti) e sta creando un danno irreversibile alla fotosintesi della posidonia oceanica, vera oasi per la vita marina e baluardo contro l’erosione costiera. Questo tema è ovviamente oggetto di grande attenzione ponendo le istituzioni di fronte al solito dilemma tra tutela ambientale e tutela occupazionale.

Le associazioni auspicano progetti alternativi a Natura 2000 e di più veloce attuazione, prima che l’iter istituzionale giunga a stadi irreversibili con conseguenze che potrebbero essere nefaste per il turismo, per la pesca dilettantistica e per tutto l’indotto che ci gravita intorno, considerando che i porti di Rosignano e Cecina contano oltre duemila posti barca.
A livello di consulenza scientifica il comune di Rosignano si avvarrà della collaborazione con l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e del territorio (ARPAT).

A conclusione dell’incontro l’assessore Brogi ha anticipato che verrà programmato un nuovo tavolo di concertazione in data 26 luglio a cui sono invitate le associazioni locali e gli enti che usufruiscono delle Secche di Vada e ne hanno a cuore la tutela e la fruibilità.
Si auspica ampia partecipazione.

Antonio Montomoli